Mosaici – Bandiera del Risorgimento

il 30 novembre del 1919 ben 150 tramutolesi reduci dalla Grande Guerra, radunati dal loro primo Presidente Avv. Marotta, costituivano anche a Tramutola una loro Sezione (probabilmente la seconda dopo quella di Potenza aperta il 24 settembre 1919).
I Reduci ricevevano in dono dalla famiglia Guarino il prezioso drappo della Bandiera risorgimentale, di sicure origini mazziniane, utilizzata nelle giornate dell’Insurrezione lucana dell’agosto del 1860. Su questa bandiera venne apposta la scritta Associazione dei Combattenti di Tramutola ed ancora oggi la scritta è leggibile sul prezioso drappo che viene custodito, dopo un indovinato e necessario restauro, presso la sede Municipale di Tramutola.

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in Comune è conservato il Tricolore della “Setta Mazziniana” di Tramutola dopo l’intervento conservativo.
È la più antica bandiera risorgimentale ancora esistente in Lucania, risalente agli anni 1831/1840. È di particolare valore storico per l’epoca alla quale risale ed è un unicum per la complessa iconografia di cui è ricca e che ne individua origini ed appartenenza al Movimento Carbonico-Mazziniano. Era conservata, infatti, dalla “Setta Mazziniana” di Tramutola, fondata dai fratelli Giorgiomarrano, la cui attività settaria viene scoperta nel 1856.
Proclamato il Regno d’Italia, il Vessillo, poiché i simboli in esso rappresentati ricordano la sua origine Repubblicana, viene consegnato dal Comune alla Società di Mutuo Soccorso, fondata dagli esponenti del partito d’Azione, i quali operarono la prima alterazione dell’originale composizione facendovi apporre la denominazione della Società.
Dopo la prima guerra mondiale, sosta anche a Tramutola l’Associazione Combattenti.
Sembra che nel 1919, la Bandiera viene affidata a questo sodalizio, che provvede a farvi ricamare la denominazione dell’Associazione in sostituzione della precedente.
Le due facciate sono costituite da due bandiere sovrapposte, ciascuna delle quali è istoriata da simboli Carbonari, i più antichi, e da quelli Mazziniani, aggiunti dopo il 1840.
Sulla facciata A della bandiera, in alto si legge “Associazione Combattenti” ricamata dopo la Prima Guerra Mondiale; in basso TR (TRAMUTOLA).
Nella banda verde è rappresentata l’antichissima immagine allegorica, resa popolare in età risorgimentale dalla iconografia mazziniana, nella classica figura di una giovane donna formosa, tipicamente mediterranea, di carnagione colorita e con i capelli castani scuri, sciolti e cadenti sulle spalle.
L’abbigliamento è in stile impero: la veste colorata di verde e lunga sino alle caviglie, con la cintura alta sotto il seno, è lievemente drappeggiata; la scollatura ampia e quadrata mette in evidenza un seno prosperoso; il mantello rosso, fermato sulla spalla sinistra da un bottone, scende sino ai piedi e mostra nel risvolto che si apre nella parte inferiore il bianco
ermellino; le braccia nude, quella di sinistra solleva in alto un ramoscello di alloro simbolo di gloria, quella di destra impugna l’antico stemma della Università Tramutolae.
Sulla banda bianca è un’altra immagine di donna in abbigliamento e acconciatura ispirati al modello greco-romano di gusto neoclassico, con la fronte cinta da diadema, capelli biondi che scendono in due trecce sulle spalle sino alla cintura alla vita; seduta in atteggiamento matronale tende le braccia a due bambini, di cui sono visibile le teste. Ai piedi è accennato
un fiume. Sulla banda rossa si intuisce una figura di uomo che sembra seduto di fronte alla figura femminile, e di cui però, si evidenzia poco a causa della perdita quasi totale del supporto.
Le due immagini femminili non appartengono alla stessa mano; esse sono state eseguite in tempi diversi.
Nella facciata B nella banda bianca, in epoca post-unitaria è stato cucito lo scudo sabaudo.
La banda verde è ricca di immagini tratte dalla natura.
Questa bandiera viene issata la sera del 13 agosto 1860 al balcone del municipio di Tramutola.

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